Correva l’anno 1992 quando i Pooh pubblicavano un album contenente una canzone dal titolo “In Italia si può” che con ironia quasi sarcastica, a tratti amara, descriveva vizi e malcostumi dell’epoca. A ventitrè anni di distanza quel brano non solo è attuale, ma si ha la forte sensazione che le cose nel Belpaese non siano affatto migliorate…anzi. Basta dare uno sguardo sfuggente ai titoli dei giornali per accorgersi quanto ogni campo della vita pubblica, politica, economica e via dicendo sia avvolto da strani intrighi, inciuci o vicende poco chiare. Senza andare troppo a ritroso nel tempo, ricordo lo scandalo scoppiato qualche mese fa a Roma in merito alle cooperative che gestiscono i campi Rom: milioni e milioni di euro destinati al finanziamento di strutture e servizi di accoglienza mai giunti a destinazione con la compiacenza di amministratori locali e politici…risultato: arresti, confische e un mare di fascicoli che andranno a spasso per i tribunali per chissà quanti decenni, ma tant’è… che problema c’è? In Italia si può! E che dire dei numerosissimi incidenti stradali mortali causati da persone sprovviste di patente ed imbottite di alcol e/o droghe che si risolvono con la patente sospesa e qualche mese di galera, ma figurati, in Italia si può! Emblematica è poi la sentenza definitiva a sedici anni di carcere inflitta al quel noto comandante di navi da crociera che con la sua condotta “allegra”, causò, tre anni fa, la morte di trentuno persone e danni per qualche miliardo di euro alla compagnia armatrice; non solo questo individuo non varcherà tanto facilmente le porte del carcere, ma anzi è caduto nel tranello delle Iene con le quali tramite il suo portavoce stava addirittura trattando la sua partecipazione ad un noto reality show pretendendo un compenso che si aggirava sui due milioni e mezzo di euro, da pagarsi su un conto estero per evitarne il pignoramento da parte dello Stato..manco a dirlo, in Italia si può! Storia recente è invece la vicenda successa il 19 Febbraio sempre nella Capitale in occasione della partita di calcio tra la Roma e il Feyenoord: i tifosi della civilissima Olanda, per carità, facenti parte solo di un gruppo ristretto di tifo violento e spietato, in preda ai fumi di alcool e droghe assortite mettevano a ferro e fuoco del vie del centro seminando il terrore tra passanti, turisti e commercianti, costringendo questi ultimi a chiudere i battenti, per poi devastare con una bomba carta la Barcaccia del Bernini in piazza di Spagna…come pensate sia finita? Vengono accompagnati, gratis, allo stadio per vedere la partita, solo pochi trascorrono la notte in carcere, per poi essere rimpatriati…ma si sa, in Italia si può! Mi chiedo dove siano lo Stato e i politici in queste situazioni, proprio loro che hanno il potere di legiferare dovrebbero garantire i diritti dei cittadini, l’ordine pubblico e la correttezza delle istituzioni, proprio loro che ci chiedono consistenti sacrifici economici per “far ripartire il paese”, ma guai a toccare i loro privilegi, i loro stipendi, le loro auto blu e i loro elicotteri di Stato…apriti cielo: come ci permettiamo di proferire certe eresie contro di loro, servitori dello Stato il cui motto è “armiamoci e partite”! Per fortuna l’Italia non è solo questo, il nostro Paese è fatto anche di tante persone oneste, di eccellenze tecnologiche, industriali e scientifiche che ci rendono fieri ed orgogliosi. Mi piace ricordare l’astronauta milanese Samantha Cristoforetti, che dopo una vita di studi e sacrifici è stata selezionata, prima donna italiana a riuscirci, a prendere parte alla missione che ha raggiunto, il 22 novembre scorso, la Stazione Spaziale Internazionale; oppure l’importantissimo studio dell’Icgeb (International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology) di Trieste che svela dove il virus dell’Aids si nasconde nelle cellule, ovvero la sua tana, aprendo così nuove strade per combattere questa orrenda malattia, per arrivare così alla composizione di un vaccino. Sono queste, ma ce ne sono tantissime altre, le storie italiane che ci fanno camminare a testa alta, che non ci fanno passare secondi a nessuno, che ci fanno avere la piena consapevolezza della nostra forza, della nostra capacità di combattere, inventare, scoprire ed innovare…si, è vero, in Italia, si può!
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