Attraverso un romanzo breve all’insegna dell’ovvietà, privo di capitoli e paragrafi e con una scrittura elementare, confusionaria e ripetitiva, nel mese di agosto nella sala Chimirri di Serra San Bruno, è stato presentatoda relatori compiacenti, il libro “Al di là dell’Amore” dove con una narrativa frammentaria e disgregata basatosu pettegolezzi di paese, vengono colpite nella loro dignità persone care decedute che non si possono difendere. Si aggiunga l’ulteriore offesa di avere cambiato i loro veri nomi. La pubblicazione di questo scritto èdiretta a difendere la loro moralità in omaggio alla loro memoria.
E’ un libro per nulla interessante, rancoroso nasconde la pura verità ed è diffamatorio,non è istruttivo pieno di calunnie e a dire il vero noioso.
I personaggi descritti nel libro sono reali, anche se sono stati celati i nomi, hanno rappresentato e fatto la storia dell’industria delle acque gassate a Serra San Bruno.
Ester,chi legge il tuo libro non può comprendere in assoluto da che parte sta la verità, perché lo stesso non è per niente edificante, è scadente nei fatti nei modi e nelle impostazioni della verità, pur essendo alla portata di tutti il libro é posto all’attenzione di chi non conosce la vera storia dell’industriale Toscanini e soprattutto della sua famiglia e forse ….. neanche tu.
Mi avrebbe fatto piacere se la tua ideatrice, Dina Giancotti, avesse approfondito di più la storia,con alcuni discendenti della famiglia ,nonché con i figli della tua germana e di tutti gli altri componenti della famiglia e non scrivere fatti e prendendo appunti che, per la maggior parte non sono veritieri anche perché cara Ester Toscanini a quell’epoca eri una bambina di pochi anni e negli anni avvenire le verità vengono deviate e cambiate.
Quando parli della casa nel corso principale,e punti i tuoi occhi su di essa e la vedi scalcinata e logorata dagli anni e dalle intemperie, e la denigri perché trascina un bagaglio di calunnie,di odio e di trappole,io ti dico che queste tue gratuite illazioni,sono meritevoli di essere contestate e discusse in altre sedi.
Tu stessa ti contraddici, quando affermi che non conosci l’interno della casa perché vivevi nascosta nel grembo di tua madre, e allora la verità dove è, da che parte sta.
E’ grave quando affermi che la bella favola di tua madre vissuta con il grande e affascinante imprenditore ricco e famoso,si arricchisce di fatti mostruosi mossi dall’unica imprenditrice del male di quella famiglia, ed è imperdonabile ciò che attribuisci alla tua sorellastra per la fine della relazione di convivenza.
Quella che tu ritieni non degna di identificare con il suo vero nome, quella che tu chiami imprenditrice del male, era una donna,una mamma, una lavoratrice instancabile come suo padre; ed era mia madre,piena di entusiasmo, pronta a supportare i suoi collaboratori nella fabbrica di gassose, l’unica delle figlie che dirigeva l’industria quando Toscanini era assente, una donna che assieme all’unico fratello maschio ha aiutato Alfredo ad ingrandire l’industria delle acque gassate.
Pertanto le tue chiacchiere le tue imprecazioni, contro questa donna, lasciano il tempo che trovano, vedi Ester,quello che fa più male che questo libro lo hai scritto e stampato con cattiveria,ventidue anni dopo la sua morte.
E’ comodo scaricare colpe su altri per portarsi a casa una ragione inesistente,in coscienza,non pensi che la relazione tra tuo padre, mio nonno, e Paola tua madre sia finita per incompatibilità di carattere?
Non mi viene da credere che l’imprenditore Toscanini,uomo tutto di un pezzo con un carattere bello tosto, si facesse trasportare da un membro della famiglia che in un rapporto a due non contava niente ed era meno di niente.
Non ti sei resa conto e non ti rendi ancora conto,perché presa della tua assurda vendetta, che con il tuo modo di scrivere e con questa esposizione dei fatti hai sminuito il carattere e la personalità di un uomo che nella vita si fece rispettare ed amare dai suoi figli e da quanti lo hanno conosciuto come industriale.
Tralasciando la moralità religiosa di Paola e delle sorelle,io mi appello alla tua moralità religiosa,e ti chiedo è giusto a distanza di anni dopo che il tempo aveva cancellato tutti i brutti ricordi e ti sei avvicinata ai figli della tua sorellastra,è giusto riesumare diffamazioni e illazioni gratuite nei confronti della famiglia?
Parli di denuncie al tribunale competente contro la figliastra invidiosa da parte delle sorelle di Paola tue zie, incolpandola di fatti che loro stessi non conoscevano, a alle quali erano stati riferiti.
Asserisci che vi è stato un rinvio a giudizio e dei testimoni falsi, a me questo non risulta, è una grave affermazione che mi fa riflettere sul da farsi,questo è un fatto a me sconosciuto da oltre settanta anni, allora io mi chiedo e ti chiedo esiste una sentenza dopo il rinvio a giudizio e se si in quale anno è stata registrata in quale fascicolo si trova.
Questo me lo devi e ti prego di non far passare altro tempo,questo fatto grave e increscioso non farlo cadere nella morta gora.
La verità vera è che la tua consanguinea si é resa colpevole solo per essere stata la prima figlia, di essere andata molto d’accordo con gli altri fratelli e di non essere piaciuta a Paola terza moglie dell’industriale Toscanini.
Il libro è stato un bel regalo per la famiglia dell’industriale,perché regalato a distanza di quasi ottanta anni dalla sua scomparsa scritto da una ideatrice che per quanto mi riguarda, ne sa e ne deve sapere una più del diavolo.
Pur essendo uno dei tanti discendenti della famiglia, ti dico che questo tuo scritto é per niente credibile, pieno di cattiveria e hai ragione quando dici che mettendo a nudo l’accaduto, prevedi che i pettegolezzi si accenderanno come in passato, perché la storia che hai ora inventata,frutto della tua fantasia,l’hai fabbricata senza contrapporre seconde verità.
Vedi ciò che mi ferma per non contestare e alimentare questi tuoi pettegolezzi e questo tuo scritto di carta straccia, sono le parole che mi hai detto quando ci siamo incontrati per la prima volta dopo settanta anni, e che il sangue non si può mai dimenticare.
Sapevo della tua esistenza ma personalmente non ti conoscevo, non potevo mai immaginare che dentro di te covavi un odio nei confronti della tua sorellastra e forse per altri componenti della famiglia che non citi per un tuo tornaconto.
Se lo sforzo liberatorio,tratteggiato e immortalato nel tuo libro a tuo dire è sulla onda della verità, lo stesso non ha depurato un bel niente, perché i tuoi sentimenti bacatici rimarranno ancora scorie di rabbia di rancore e di odio.
Ti esorto a non trasmettere ai tuoi figli questi sentimenti descritti nelle pagine del tuo libro “Al di là dell’amore”perché gli atteggiamenti usati sono falsati da una verità di parte,ti do un suggerimento,cambia testo a questo libro,quello giusto potrebbe essere “Al di là dell’odio e della falsità”
Pertanto ti auguro cara Ester Toscanini, veramente, di camminare per la tua strada con lo sguardo sereno e senza rivolgerti al passato,perché lo stesso e pieno di menzogne e di cose riportate.
Il tuo affezionatissimo nipote
Giampiero S.