All’ingresso nord di Serra San Bruno vi è collocato il piccolo parco che prende il nome dal Santo Francese cui è dedicata la Chiesetta in esso costruita, per noi serresi “Santu Ruoccu”. Credo che per tutte le generazioni, soprattutto per quelle meno giovani, il posto rappresenti qualcosa di speciale, l’impressione che si avverte varcando il cancello d’ingresso è quella di serenità e tranquillità, per un attimo volano via dalla mente le situazioni ed i problemi cogenti e sopravvengono i ricordi dell’infanzia di quando spensierati e tranquilli si veniva in questo posto per giocare senza però dimenticare di salutare e pregare almeno per un attimo San Rocco. I ricordi si accavallano ma la cosa più strana è che non ti provocano nostalgia, tutt’altro, ti sgombrano la mente e ti danno quella carica che ti consente poi di affrontare meglio, con maggiore determinazione e lucidità, le situazioni ed i problemi reali. Ogni anno il 16 agosto si celebra la festa di San Rocco religiosa e civile è una bella festa tradizionale che richiama tantissima gente, per tre giorni “Santu Ruoccu” cambia completamente volto e diventa il centro di Serra San Bruno. Le funzioni religiose, la processione del Santo per le vie del paese, gli spettacoli civili, i fuochi pirotecnici, il caratteristico ballo “di lu ciucciu”, la marea di gente che vi assiste, le bancarelle “di li firari”, è tutto molto bello ed affascinante ed ogni anno che passa sembra sempre di vederlo per la prima volta. Il merito dell’organizzazione della festa spetta ad un comitato formato da poche persone capaci e devote che s’impegnano al massimo per solo spirito di devozione al Santo. Bisogna dire grazie a queste persone perché senza di loro, senza il loro gratuito e genuino apporto questa festa sicuramente non si farebbe. Nonostante questo però ed anzi soprattutto per questo, è veramente un peccato vedere le condizioni “disastrose” in cui ormai da tempo versano sia il parco che la Chiesetta, tutto è trascurato, la Chiesa sia all’esterno che all’interno dovrebbe essere restaurata senza perdere altro tempo per evitare un maggiore e scontato degrado, gli alberi e l’erba del parco non vengono curati per come si dovrebbe e le poche opere effettuate (recinzione in ferro battuto, ripristino dell’ingresso principale del parco e della fontanella) risalgono ormai a parecchi anni fa e sono dovute alla buona volontà ed alla collaborazione di pochi privati. Di fronte ad una situazione del genere viene spontaneo domandarsi come mai nessuno fa niente per cambiarla, per sistemare questo luogo così bello ed importante nella storia di Serra. Non voglio entrare in argomentazioni di carattere politico, culturale o altro,voglio solo mettere in evidenza, per l’ennesima volta, che bisogna agire, trovare subito una via d’uscita, quanto meno provvisoria, per porre fine a questa brutta situazione ormai diventata penosa e pericolosa. Non penso, ciò, sia cosa particolarmente difficile basterebbe, infatti, fare riferimento al Comitato che già esiste ed organizza la festa di San Rocco, composto da gente che agisce e lavora con devozione e spontaneità senza alcun ritorno politico o economico, attribuendogli (magari dopo averlo potenziato e reso più tecnico) anche le competenze per poter compiere tutte le attività necessarie alla salvaguardia sia della Chiesetta che del parco, per poter prendere i contatti con le autorità competenti al fine di ottenere finanziamenti ed altri favori destinati al bene della località, per poter effettuare costantemente l’ordinaria manutenzione dei luoghi, per poter intervenire da subito quando si manifesta qualche problema di straordinaria manutenzione evitando così i maggiori danni dovuti alla trascuratezza. Così facendo, tra l’altro, tutte quelle persone che vedono le cose come io le ho descritte in queste poche righe e sicuramente sono tante, si sentirebbero coinvolte ed anche loro darebbero certamente e spontaneamente il loro apporto per salvare un grande pezzo della storia del nostro paese perché questo, che dir si voglia, è “Santu Ruoccu”. Tutti i Serresi vogliono bene a “Santu Ruoccu” e vogliono che viva sempre e ritorni ai vecchi splendori, se muore “Santu Ruoccu” credo morirà una parte di noi….forse quella più bella.
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